Se dovessi scegliere un solo nome per rappresentare il genio italiano del Novecento, sceglierei Bruno Munari (1907-1998). Futurista negli anni ’30, Artista, grafico, designer, protagonista del mondo editoriale, dopo quasi due decenni dalla sua morte, Munari continua ad essere una miniera gemme da riscoprire, prove di un talento creativo applicato allo stesso modo ad un’opera artistica o ad una lampada (come la celebre Falkland, progettata da Munari nel 1964).
La luce stessa è protagonista nell’installazione “illusioni luminose”, curata da Miroslava Hajek e ospitata da La Fabbrica del Vedere a Venezia. Una serie di opere polimateriche realizzate su vetrini da diapositiva e proiettate con luce polarizzata, una tecnica che Munari svluppò negli anni ’50 e che nella nostra era digitale ci ricorda le affascinanti possibilità dei media analogici. La mostra sarà aperta sino al 5 dicembre.
Sito ufficiale: http://www.fabbricadelvedere.it/